Negli ultimi anni è successo di tutto, crisi, pandemie, guerre…
A ciò, poi, bisogna aggiungere la carovana di impegni che siamo costretti ad affrontare ogni giorno: una famiglia da gestire, i figli, il marito, la moglie, il lavoro, i collaboratori, la casa, i genitori e chi più ne ha più ne metta.
Sarai sicuramente d’accordo con me che in un contesto come questo, prendersi cura della propria salute e di quella dei propri cari diventa sempre più importante.
Avere un fisico in salute ed energico, una mente lucida, allontanare il più possibile lo spauracchio delle malattie, cercare di ridurre al massimo la probabilità di dover ricorrere a farmaci e terapie di vario genere, diventa importante come l’ossigeno.
Se sei un genitore inevitabilmente il primo pensiero va ai tuoi figli.
Pensare al loro benessere psico-fisico rappresenta il primo mattone da posare per poter costruire un futuro sostenibile e certamente più sereno.
Nel diciannovesimo secolo Feuerbach diceva “noi siamo quello che mangiamo”, per sottolineare come le abitudini alimentari di un individuo possano dirci molto sulle caratteristiche di quella persona.
Proprio come un’automobile costosa, il nostro corpo e il nostro cervello funzionano meglio se alimentati soltanto con carburante di prim’ordine.
Assumere cibi di alta qualità significa mettere al sicuro il funzionamento del nostro organismo, ad esempio, dallo stress ossidativo dei radicali liberi, cioè quei rifiuti che danneggiano le nostre cellule.
A tal proposito c’è un alimento che più di tutti è considerato il Re della cucina italiana e mediterranea, per i suoi innumerevoli benefici per la salute e il benessere psico-fisico.
Sto parlando dell’olio extravergine di oliva, un vero e proprio alleato del nostro corpo e del nostro cervello.
Lo sai che l’olio extravergine d’oliva combatte, ad esempio, le malattie cardiovascolari, ha proprietà antitumorali, ha proprietà antiossidanti e l’elenco è ancora molto lungo?
Queste sono SOLO alcune delle proprietà benefiche di questo straordinario alimento.
Ma andiamo per gradi.
Secondo te tutti gli oli sono uguali?
Perché è così importante per la salute e per l’ambiente?
Che ruolo ha il metodo di coltivazione?
Se ti stai ponendo queste domande sei nel posto giusto.
Anch’io al posto tuo mi sono chiesto le stesse cose ed ho scoperto un mondo, lo stesso che potrai scoprire anche tu continuando a leggere con attenzione.
Mi presento, sono Mirko Di Biase, titolare dell’Azienda agricola che produce l’Olio Extravergine di Oliva Frentum.
Laureato e con un’abilitazione da Dottore Commercialista, per anni mi sono occupato di pratiche burocratiche.
Ho sempre sentito il bisogno di fare qualcosa in più, che appagasse maggiormente la mia anima.
Fare qualcosa in più per la natura, essere parte attiva, essere di vero aiuto alle persone migliorando il loro benessere psico-fisico.
Sono un appassionato di buona cucina e questo lo devo anche ai miei nonni che erano ristoratori.
Fin da piccolo mi hanno sempre insegnato il grande valore e il rispetto nei confronti di un alimento nobilissimo che è appunto l’olio extravergine d’oliva.
La mia famiglia ha sempre autoprodotto l’olio per il proprio consumo. Spesso si sostiene che le cose che ti fai da solo sono le migliori.
Ma non è sempre vero, perché per produrre eccellenze bisogna studiare (tanto, tantissimo), conoscere, approfondire, immergersi completamente.
Avevo in mente un olio completamente diverso, che nella realtà non esisteva.
Ho cominciato a guardarmi intorno ma nessuno andava “fuori dagli schemi”.
Siamo bombardati continuamente da prodotti di dubbia provenienza, ottenuti non si sa come, altamente pericolosi per la salute e per la natura.
Ero stufo dei soliti prodotti destinati alla massa.
Pensavo, molto ingenuamente, che l’agricoltura biologica rappresentasse il livello massimo di qualità, genuinità e naturalezza.
Coltivazioni intensive, utilizzo massiccio di sostanze chimiche come pesticidi e veleni, spreco di risorse (una fra tutte l’acqua), lavorazioni completamente sbagliate, compromettono seriamente la salute dell’ambiente e di conseguenza la nostra qualità di vita.
Non dimentichiamoci che è tutto strettamente connesso.
Secondo quanto afferma l’IPBES, la piattaforma intergovernativa scientifico-politica sulla biodiversità e i servizi ecosistemici:
“la salute degli ecosistemi da cui dipendiamo noi e tutte le altre specie si sta deteriorando più rapidamente che mai.
Stiamo erodendo le fondamenta stesse delle nostre economie, mezzi di sussistenza, sicurezza alimentare, salute e qualità della vita in tutto il mondo”.